Cane, bontà degli uomini perduta, o fedeltà di tanti falsi amici, il mio cuore ti pensa e ti saluta! (Paolo Buzzi 1874 - 1956)


venerdì 18 settembre 2020

Oggi sono stata all'ospedale...

Io non so che cos'è una sterilizzazione, fatto sta che stamattina presto mamma e papà mi hanno portato alla Clinica veterinaria San Siro, dal dottor Bacilieri, che già avevo conosciuto. Un signore carino e gentile, in divisa verde (così mi hanno detto -i cagnolini non distinguono i colori-) che mi tratta con delicatezza. Insomma, mi sta simpatico. Fatto sta che mamma e papà mi hanno consegnato a lui e poi non li ho più visti fino al pomeriggio. E mamma mi ha detto che sono stata "sterilizzata"... Mah. Comunque non mi sono accorta di niente, sto da dio, anche se mi è venuta una gran fame. Però... Però, chissà perché, mi hanno messo una roba di plastica intorno al collo, dicono che si chiama collare di Elisabetta, chissà chi sarà mai questa Elisabetta. Per me è il collare di Kira, che mi ha dato, sulle prime, anche un po' fastidio. Ma sembra che debba portarlo addirittura per dieci giorni, per due motivi: perché io non mi tocchi dove sono stati fatti i buchini per la laparoscopia e, soprattutto, perché non mi tocchi nella coda, che mi sono massacrata da sola a causa di tutti gli sballottamenti degli ultimi tempi: prima nella casa dove non mi trovavo più bene, poi nello stallo in Puglia, poi in gabbia di notte, poi il lungo viaggio verso il Nord, poi la nuova famiglia, poi la montagna, poi zia Cris, poi il ritorno a casa mia a Milano. Insomma, sono andata un po' giù di matto. Adesso il collare dovrebbe servire, lo spero, a farmi togliere il vizio di massacrarmi la coda. In fondo mi sto abituando, non mi sta dando neppure più tanto fastidio...

giovedì 17 settembre 2020

Sei giorni con la "tata", zia Cris

Papà e mamma hanno fatto una breve vacanza e non mi hanno portato con loro perché non sono stata educata a Oxford e devo ancora imparare come si sta in società. Però mi hanno lasciato in buone mani, da "zia Cris", per la precisione Cristiana Ferri, di Parabiago, che vuole molto bene ai cagnolini e li tratta, quando vengono affidati a lei, come fossero suoi. La sua non è una di quelle pensioni dove gli ospiti di notte dormono nelle gabbie. Ne tiene infatti uno alla volta e lo lascia dormire in soggiorno o nella sua camera da letto. Insomma, per sei giorni "zia Cris" mi ha fatto da "tata" e devo dire che non mi ha fatto sentire la lontananza di papà e mamma. Mi ha coccolato (diciamo pure viziato), mi ha regalato una bella pallina, mi ha fatto assaggiare perfino due spaghetti, mi ha fatto fare belle passeggiate. E' stata una bella settimana, ecco. Poi quando i miei sono tornati dalla vacanza, a casa ho trovato una sorpresa, anzi due: una scatola tutta mia, piena di snack, salamini e biscottini e lo scaffale di un armadio tutto per me. Ma proprio a me capitano tutte queste belle cose? Sarebbe bello che tutti i cagnolini del mondo, compresi quelli dell'associazione I figli di nessuno di Bisceglie, da dove sono venuta, diventassero felici come sono io adesso. Della mia prima esperienza con una "tata" papà ha preparato un filmetto, "Sei giorni con la tata". Buona visione

giovedì 3 settembre 2020

Il mio primo film da attrice

Tornati dalle vacanze in Valseriana, papà ha cominciato a mettere un po' d'ordine nelle nostre cose e così ha recuperato il mio primo film da attrice, "La giornata di Kira". Ero ancora alle prime armi, poi mi sono perfezionata. Almeno però ho potuto scoprire, ascoltando la colonna sonora del film, la bellissima voce di Diodato, il vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo.